Non è una favola, un racconto mitologico o solo simbolico:
Gesù è veramente risorto! Un cadavere è storicamente risorto! E non è stato
facile crederlo neanche per i suoi discepoli. Questi erano scappati, alcuni lo
avevano tradito, rinnegato, gli altri si erano rinchiusi in casa per paura di
fare la stessa fine del Maestro. Alcuni stavano già pensando di ritornare alle
loro case, al loro lavoro, alle loro famiglie. Con tristezza e angoscia grande
sentivano di aver fallito: avevano puntato tutto su chi credevano potesse
cambiare la loro vita e le sorti del loro popolo e avevano perso. Che delusione!
Aveva vinto ancora una volta il male, l’egoismo, il potere becero e violento di
pochi uomini che hanno in pugno una moltitudine di persone.
Secondo Giovanni solo una donna, Maria Maddalena[1],
spinta da un amore grande, si reca di buon mattino a portare gli aromi nel
sepolcro. Mentre gli uomini pensano più concretamente a salvare la propria pelle
e a riorganizzarsi per il futuro, lei non può dimenticare quanto ha ricevuto e
si sente spinta a rendere omaggio ad un uomo defunto che ha cambiato la sua
vita.