In quel tempo, [...] Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. [...] Alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». [...] Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano [...].
Siamo passati dall’evangelista Marco, che ci guida in quest’anno liturgico, a Giovanni che invece ci viene riproposto in questo periodo estivo per ben 5 domeniche nelle quali siamo invitati ad approfondire il capitolo giovanneo, il 6°, su Gesù pane di vita.
Il capitolo ha uno schema che intende manifestare la vera identità del Cristo. La liturgia la riprende in cinque puntate: Cristo che come Eliseo moltiplica il pane, Cristo che come Mosè offre il vero nutrimento celeste, Cristo che come per Elia è pane di vita, Cristo che nell’eucaristia è carne e sangue, Cristo che solo ha parole di vita eterna. Eventi biblici che indicano in Gesù il Messia promesso.
Abbiamo lasciato Gesù, nelle domeniche precedenti, che inviava i 12 per una prima esperienza missionaria e poi, domenica scorsa, che li ritrovava desiderosi di condividere la loro esperienza e bisognosi di un momento di intimità con Gesù, in un luogo in disparte.
Il progetto di Gesù “falliva” a causa della folla che si era messa a cercarli e che, come pecore senza pastore, provoca la commozione di Gesù il quale si ferma per donare a loro parole di vita.
Qui i racconti si intersecano: Giovanni descrive la folla che raggiunge Gesù incurante del vitto e dell’alloggio, avida di ascoltare la parola del maestro. E Gesù si mise ad insegnare loro molte cose e si fece sera. La folla non si stancava e non si staccava.