Amare coi fatti
È san Giovanni che scrive. Egli mette in guardia le
sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a
questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano
considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro
era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all’opera di Gesù
l’apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi.
«Non amiamo a
parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità».
Amare con i fatti. La vera fede, dice l’apostolo, è quella che dà prova di sé amando come Gesù ha amato e ci ha insegnato. Ora, la prima caratteristica di questo amore è la concretezza. Gesù non ci ha amati con dei bei discorsi, ma è passato in mezzo a noi facendo del bene, sanando tutti (At 10, 38), essendo pienamente disponibile verso quelli che gli si presentavano, a cominciare dai più deboli, dai più poveri, dai più emarginati e dando la sua vita per noi.
«Non amiamo a
parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità».
Dobbiamo amare poi, dice l’apostolo, oltre che con i
fatti, anche nella verità. L’amore cristiano, mentre cerca di tradursi in fatti
concreti, si preoccupa di ispirarsi alla verità dell’amore che troviamo in
Gesù; si preoccupa di far opere conformi ai suoi sentimenti ed ai suoi
insegnamenti. Dobbiamo cioè amare nella linea e nella misura mostrateci da
Gesù.
«Non amiamo a
parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità».
Come vivere allora la Parola di vita di questo mese?
Il suo messaggio è fin troppo chiaro. È un richiamo a quella autenticità
cristiana, su cui Gesù ha tanto insistito. Ma questa non è anche la grande
attesa del mondo? Non è forse vero che il mondo di oggi vuol vedere dei
testimoni dell’amore di Gesù?
Amiamo allora con i fatti e non con le parole,
cominciando dagli umili servizi che ci sono richiesti ogni giorno da parte dei
prossimi che ci stanno accanto.
E amiamo nella verità. Gesù agiva sempre in linea
con la volontà del Padre; allo stesso modo anche noi dobbiamo sempre agire in
linea con la parola di Gesù. Egli vuole che vediamo lui stesso dietro ogni
prossimo. Infatti, quanto facciamo per ciascuno lo ritiene fatto a sé. Egli
vuole poi che amiamo gli altri proprio come noi stessi, e che ci amiamo fra noi
essendo pronti a dar la vita l’uno per l’altro.
Amiamo dunque così per essere anche noi
strumenti di Gesù per la salvezza del mondo.
Chiara
Lubich: Parola di vita di Maggio 1988
Città
Nuova n. 8/88 del 25.4.88
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