sabato 3 settembre 2011

Matteo 5,1-20: BEATI VOI!

IV del TEMPO ORDINARIO/A

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Leonardo Sapienza: “Dio ha un debole per i deboli”
Contro quelli che pensano che oggi per farsi valere, bisogna apparire, Dio dice: “Cercate la giustizia, cercate l’umiltà” (I lettura).
Contro quelli che hanno il “complesso del padreterno”, san Paolo dice: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti” (II lettura).
Contro quelli che pensano di essere indispensabili nella società, Gesù dice: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Vangelo)

Beati voi/beati loro!
E’ una esclamazione che utilizziamo riferendola ai ricchi, ai famosi, ai potenti. Gesù la usa in modo opposto, paradossale, indicando coloro che a prima vista sono l’opposto della nostra idea di felicità, di realizzazione umana: beati voi poveri, miti, che avete fame e sete di giustizia, puri…
Chi ha ragione? Gesù e la schiera di “beati” riconosciuti tali dalla Chiesa o il mondo in cui siamo immersi a tal punto da non riuscire più a comprendere il ragionamento di Gesù?
Dove sta la felicità? Come realizzare la nostra vita? E’ più felice una velina che si è fatta strada vendendo la propria dignità o una donna mite, piccola come Madre Teresa di Calcutta che ha dedicato tutta la sua vita per gli ultimi? E’ più felice un politico che fra tanti compromessi ha conquistato il potere o un piccolo uomo come San Francesco che si è spogliato di tutto ciò che aveva per darlo ai poveri ed essere tutto di Dio?
Gesù sta facendo un discorso importante, solenne, il primo da quando è “sceso in campo”: è descritto come il nuovo Mosè che, sul monte, dona la nuova legge, la magna charta, la Costituzione del nascente cristianesimo. Sa che ciò che ci preme più di tutto è rintracciare la felicità, realizzare la nostra vita. E ci dice:
“Dio è la fonte della felicità, se avete Dio avete tutto. Beati gli amici di Dio che sanno affidarsi a Lui”.
Beati allora i POVERI in Spirito, coloro cioè che sentono il BISOGNO di Dio, che come mendicanti sono lì ad invocarne la presenza. Se siamo pieni di tante cose (e di tanti impegni) ci illudiamo di non aver bisogno di altro (e degli altri), ci sembra di non aver bisogno di Dio.
Beati i PURI di cuore, perché hanno uno sguardo limpido, capace di vedere Dio.
Beati coloro che LOTTANO per la GIUSTIZIA e per la PACE perché anche Dio lotta per gli stessi motivi e si fa accanto a loro.
Beati i MITI, i MISERICORDIOSI, perché questi sono gli atteggiamenti di Dio, lo stile di vita di Gesù: solo chi ama conosce Dio che è Amore, solo chi non risponde al male col male, ma con il bene, segue le orme di Dio e imparerà a camminarci insieme.
Beati anche gli AFFLITTI e i PERSEGUITATI a motivo della loro fede perché scopriranno di avere Dio come consolazione e difesa.

Giuseppe Lipari:
Attenzione: sono detti beati i poveri, non la povertà. Sono beati gli uomini, non le situazioni. Dio è con i poveri contro la povertà che è miseria. Beati quelli che sono nel pianto: Dio è dalla parte di chi piange, ma non dalla parte del dolore. Ma non perché la felicità si trovi nel piangere, bensì perché accade una cosa nuova: Chi piange ha Dio che gli cammina accanto, asciuga le sue lacrime, fascia il suo cuore, apre il suo futuro. Dio è un papà che si commuove, non un sadico.

Attenzione ancora:
Sono da una parte situazioni in cui ci affidiamo a Dio, lo lasciamo agire-governare perché realizzi il suo Regno di amore: sono i poveri e gli afflitti a confidare e a rifugiarsi in Dio, sono i miti a sperimentare la forza dell’amore…
Dall’altra parte sono motivi per cui impegnarci, sono un programma di vita: vivere nella sobrietà, nell’essenzialità per condividere i beni e promuovere la giustizia, essere operatori di pace, miti, ma non arrendevoli, toccati dalla miseria altrui e impegnati a risolverla…

Beato il ragazzino/a prepotente, ricco, bello?
Es. del figlio di un VIP che, venuto a festeggiare in Parrocchia: aveva la tavola imbandita di tante cose, ma pochi amici a consumarle e a dare gioia;
es. di chi ha genitori ricchi, potenti, ma spesso con poco tempo da condividere con loro, troppo presi e impegnati, distanti con i figli;
es. di chi è PREPOTENTE e riesce ad essere leader del gruppo, a primeggiare, ma è rispettato dai compagni, ma non amato dagli amici, non è consapevole dei propri limiti e per questo si mostra per quello che non è, si mette continuamente delle maschere, ha paura di apparire per quello che è.
BEATI VOI che avete amici sinceri, che sapete rispettarli, che vi volete sinceramente bene, che state imparando a donare (perché c’è più gioia nel donare che nel ricevere), che sapete prendervi in giro per i vostri difetti, con un po’ di ironia, sapendo che tutti abbiamo cose belle e cose meno belle, ma l’importante è essere se stessi, persone autentiche, aperte.
Beati voi appassionati per la vita, voi che sapete riflettere, che vi fermate a pensare, che avete genitori da cui ricevete amore e a cui contraccambiate amore, disposti al dialogo, al rispetto reciproco, voi che vivete in un ambiente sereno e che fate di tutto per mantenerlo tale.
Beati voi che imparate a conoscere Dio, voi invitati alla sua mensa, che siete disposti a dedicargli del tempo, ad ascoltare chi vi parla di Lui, a parlare con Lui: non vi deluderà! Vi renderà felici: la vostra vita non sarà magari facile, ma sicuramente bella e felice.

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